Pino Donaggio
La Formazione.
Pino Donaggio nasce a Burano il 24 Novembre 1941. Comincia a suonare il violino a soli 10 anni, recandosi dapprima al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, poi al Verdi di Milano. In questo periodo nasce una collaborazione con il maestro Claudio Abbado. Si esibisce alla radio come solista in un Concerto di Vivaldi, successivamente con i Solisti Veneti e i Solisti di Milano.
Durante una vacanza si esibisce in un brano di Paul Anka, ha successo e comincia a scrivere dei brani per altri cantanti e nel 1959 si accosta al rock and roll, ispirandosi per i suoi lavori.
La Carriera di Cantante.
La sua carriera di cantante inizia nei primi anni Sessanta con alcune partecipazioni al Festival di San Remo, nel 1961, nel 1963 e nel 1964.
Riguardo alla sua prima esibizione affermerà in un'intervista condotta da Beatrice Bacinello che "se Mina avesse cantato il mio brano, Come sinfonia, probabilmente io non sarei mai salito su un palcoscenico, sarei rimasto dietro le quinte a scrivere musica per altri interpreti, ma il destino volle che Mina si fosse già accordata con altri e così sotto i riflettori dovetti andarci io”.
Sempre al noto festival presenta nel 1965 una delle sua canzoni più famose "Io che non vivo (senza te)": in poco tempo il suo brano fa il giro del mondo e viene cantata da moltissimi artisti, vendendo più di 60 milioni di copie.
Lo stesso Elvis Presley ne realizza una versione in inglese dal titolo "You don't have to say you love me".
Tra i vari successi nel ruolo di cantante sono ricordare: "Come sinfonia", "Il cane di stoffa", "Giovane giovane" e "Una casa in cima al mondo".
Negli anni Settanta si avvicina alla canzone d'autore, pubblicando nel 1976 per la Produttori Associati il disco "Certe volte...", con testi impegnati, che vede la collaborazione di un giovane cantautore veronese, Massimo Bubola: è quest'ultimo a scrivere il testo di "Naturale", suoi i pezzi suonati con l'armonica a bocca; una canzone di questo disco, "Mario", diventerà molto nota tre anni dopo grazie all'interpretazione di Enzo Jannacci. Alla batteria c'è un altro nome che diverrà molto noto in seguito, Tullio De Piscopo.
Nel 2001 è tra i componenti della Commissione Artistica del 51° Festival di Sanremo.
La Carriera nel Mondo del Cinema.
La conclusione della carriera di cantautore non fu traumatica per Donaggio. Infatti, grazie alla sua poliedricità, la migrazione alla professione di compositore per colonne sonore avvenne quasi come una transizione cinematografica e in modo quasi casuale. Il suo primo lavoro nel settore fu la composizione, nel 1973, della colonna sonora di "A Venezia un dicembre rosso shocking", un thriller parapsicologico di Nicholas Roeg con Donald Sutherland, ambientato in una Venezia invernale e cupa. Il pezzo fu considerato dalla rivista “Films and Filming” la migliore colonna sonora dell’anno.
Nel 1976 anche Brian De Palma lo contatta per le musiche di "Carrie lo sguardo di Satana", dando inizio ad una lunga e felice collaborazione i cui frutti si possono vedere in altre pellicole del regista, quali "Dressed to kill", "Blow out" e "Raising Cain".
Una volta Brian De Palma ha detto di lui in un'intervista: "Si guarda il film insieme, se ne discute, quindi Pino mi fa ascoltare alcuni abbozzi musicali, o magari di altri autori, così giungiamo a ciò che vogliamo per tentativi".
Da ricordare alcuni suoi lavori per il cinema italiano: la colonna sonora per i film "7 chili in 7 giorni" con Renato Pozzetto e Carlo Verdone; "Il mio West" con Pieraccioni e Bowie e "L'anima gemella" di e con Sergio Rubini.
Filmografia.
- (2006)
- "Antonio, guerriero di Dio" di Antonello Belluco, Sandro Cecca
- "La Terra" di Sergio Rubini
- (2005)
- "Ti piace Hitchcock?" di Dario Argento
- "Concorso di Colpa" di Claudio Fragasso
- (2004)
- "Pontormo - Un amore eretico " di Giovanni Fago
- (2003)
- "L'anima gemella" di Sergio Rubini
- "Tra due mondi" di Fabio Conversi
- (2002)
- "I banchieri di Dio" di Giuseppe Ferrara
- (2000)
- "Sulla spiaggia e di là dal molo" di Giovanni Fago
- "Trasgredire" di Tinto Brass
- "Una notte per decidere" di Philip Haas
- (1999)
- "Terra bruciata" di Fabio Segatori
- "Un uomo perbene" di Maurizio Zaccaro
- "Prima del tramonto" di Stefano Incerti
- (1998)
- "Il Mio West" di Leonardo Pieraccioni
- "Monella" di Tinto Brass
- "Coppia omicida" di Claudio Fragasso
- (1997)
- "Il carniere" di Maurizio Zaccaro
- "La terza luna" di Matteo Bellinelli
- (1996)
- "L'arcano incantatore" di Pupi Avati
- "Festival" di Pupi Avati
- "Oblivion 2: Backlash" di Sam Irvin
- "Squillo" di Carlo Vanzina
- (1995)
- "Un eroe borghese" di Michele Placido
- "Marciando nel buio" di Massimo Spano
- "Mollo tutto" di José María Sánchez Silva
- "Palermo Milano solo andata" di Claudio Fragasso
- "Segreto di stato" di Giuseppe Ferrara
- "Soldato ignoto" di Marcello Aliprandi
- "Mai con uno sconosciuto" di Peter Hall